Si parla sempre più spesso degli effetti del cambiamento climatico, soprattutto in estate quando le estati si presentano subito torride, con ondate di calore sempre più frequenti e prestive rispetto agli anni passati, con devastanti conseguenze per l’ambiente e la salute dell’uomo.
Se è difficile proteggersi all’esterno, dove magari si è per strada e l’unica soluzione è rifugiarsi all’interno dei centri commerciali, in casa il rimedio più immediato è accendere il climatizzatore e rinfrescare l’ambiente. A quel punto però scatta l’ansia di sprecare troppa energia elettrica, pagando poi un salasso in bolletta: la conseguenza di questa paura è un’accesione intermittente del condizionatore, nella convinzione che, così facendo, si risparmia denaro rispetto a un’attività prolungata dell’apparecchio.
In realtà quest’abitudine è dannosa per il comfort domestico e per le finanze, perché lo spreco di energia a ogni accensione è insospettabilmente notevole ed economicamente carissimo.
L’accensione a intermittenza del condizionatore consuma più energia
A dispetto di quello che comunemente si crede, accendere e spegnere il condizionatore non garantisce un maggiore risparmio in bolletta rispetto al mantenerlo acceso più a lungo: questa è una verità che molti utenti ignorano, non sapendo come funziona un apparecchio rinfrescante moderno e tecnologico.
Il modo migliore per godere di un ambiente fresco senza temere di ricevere bollette esorbitanti è utilizzare il condizionatore con intelligenza, mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti che regalano un certo risparmio economico.
Molti pensano che spegnere subito il climatizzatore, ad esempio dopo mezz’ora o comunque quando si percepisce l’ambiente più fresco, consenta un risparmio energetico, ma in realtà non è così. È vero che un climatizzatore spento non consuma, ma non appena lo si riaccende, magari più volte nel corso della stessa giornata, l’unità si sforza maggiormente per rinfrescare un ambiente surriscaldatosi nuovamente, impiegando dunque più energia di prima. Ad ogni riaccensione, quindi, il motore del condizionatore fatica maggiormente per garantire la frescura richiesta, cosa che non si verificherebbe se lo si utilizzasse in maniera più stabile e regolare.
Non tutti sanno poi che il climatizzatore moderno, ossia dotato di tecnologia Inverter, lavora al massimo all’inizio, quando deve raggiungere la temperatura impostata, ma successivamente rallenta, impiegando quel minimo di energia necessario per mantenere stabile la condizione termica: si stima che sfrutti non più di 0,5 kilowatt all’ora.
Spegnere il condizionatore ogni mezz’ora significa, quindi, non permettergli mai di pervenire alla temperatura stabilita dall’utente e di non entrare in quella conveniente fase di riposo dove, pur restando acceso, consente un più sensibile risparmio energetico.
Si può dunque affermare che è meglio che il climatizzatore sia acceso più a lungo piuttosto che spegnerlo spesso per paura di ricevere una bolletta troppo alta. In questo modo si risparmiano soldi e ci si gode di ambienti piacevolmente freschi, importantissimi per mantenere un certo benessere psico-fisico e uno stile di vita accettabile, godere di un sonno di qualità alta, studiare e lavorare con profitto, preservare lucidità e concentrazione. Per questo motivo, se si ha in programma di uscire di casa per un brevissimo periodo, è meglio tenere il condizionatore acceso al minimo, in modo da ritrovare la casa sempre fresca e riducendo nello stesso tempo i consumi energetici.
Scopri subito tutti i condizionatori in offerta: Clicca qui !
Accorgimenti per usare il condizionatore in maniera corretta
Utilizzare il condizionare in modo coscienzioso significa non spegnerlo e accenderlo ogni mezz’ora, ma non solo. Per contribuire a rinfrescare l’ambiente domestico, è importante ad esempio creare una sorta di penombra: si consiglia quindi di chiudere le finestre evitando che entrino spifferi roventi in casa (utili in questo caso gli infissi con un alto coefficiente energetico), chiudere le persiane e abbassare le tapparelle. La luce diretta del sole è deleteria perché innalza la temperatura domestica fino a 10°-20°, vanificando quasi totalmente il lavoro del condizionatore.
La pulizia ordinaria dell’unità interna ed esterna permette al climatizzatore di funzionare in maniera efficiente e raffreddare velocemente, scongiurando danni o accumuli di polvere che, ad esempio, possono ostacolare il normale flusso d’aria. La pulizia garantisce quindi un risparmio energetico che si sposa bene con il corretto utilizzo del condizionatore, ossia con un’accensione prolungata e non a intermittenza.
Quando è acceso a lungo, si consiglia di utilizzare la funzionalità Dry ossia deumidificatore, che è anche la più economica: l’umidità fa percepire le temperature molto più alte della realtà e basta rendere la casa più secca per avere subito un beneficio rinfrescante.
Tenere attivo il climatizzatore anche per 3 ore non comporta una maggiore spesa in fattura, a patto che si imposti la giusta temperatura: se è troppo bassa, il condizionatore impiegherà più energia per raffreddare, con conseguente conto salato in prospettiva (ogni grado in più equivale approssimativamente a un aumento in bolletta dell’8%). Inoltre la salute degli abitanti ne risentirà, così come l’ambiente esterno, alla luce delle più alte emissioni di gas serra.
Si consiglia di conseguenza di impostare la temperatura 8° in meno rispetto a quella esterna e, dunque, generalmente tra i 22° e i 27°: va da sè che, se all’esterno non si superano i 26°, è inutile accendere il condizionatore, optando invece per l’utilizzo di un ventilatore o l’areazione naturale dei locali.
Un’ultimo suggerimento è quello di scegliere il condizionatore adatto alle stanze da rinfrescare: si consiglia di evitare di acquistarne uno troppo potente per camere piccole perché, se è vero che rinfrescherà l’ambiente molto rapidamente, consumerà molta energia, distribuirà in maniera disomogenea l’aria fredda e deumidificherà eccessivamente, con disagi fisici per gli abitanti. Al contrario uno troppo piccolo per camere grandi faticherà a raggiungere la massima efficienza, con un dispendio economico non indifferente.
Si ricordi inoltre di posizionare il condizionatore in modo che, quando è in funzione, il suo flusso di aria fresca non trovi ostacoli in mobili o tendaggi pesanti: in ogni caso, più è installato in alto, meglio è, così da garantire una miscela ottimale tra aria fredda e aria calda.
Massimo Rossi è uno dei migliori esperti di condizionamento domestico e oltre a lavorare per un’azienda del settore si occupa della realizzazione di guide su deumidificatori e ventilatori da diversi anni. Per il portale deumidificatore.net ha provato e recensito oltre 45 prodotti tra deumidificatori di varie marche e tipologie.